venerdì 24 febbraio 2012

Moschino in stile Chanel

Se Coco Chanel fosse viva, sarebbe estrosa come sempre, andrebbe al Club Plastic, la discoteca di Milano più amata dagli stilisti, e si vestirebbe con la nuova collezione Moschino.

La sfilata per il prossimo inverno rimescola infatti le carte dello stile Coco, profanando l'icona col senso dell'ironia e spingendo l'acceleratore sulla parte più furba dello stile.
La silhouette non è certo nuova, con le gonne a ruota corte e i giacchini a sacchetto che spingono tutta l'attenzione verso la parte superiore del corpo. E gli stivaletti altissimi, un piedistallo tout-court, somigliano molto a tanti modelli visti finora. Persino l'ispirazione vagamente anni Sessanta ha il sapore del già visto e deve, forse, molto all'estetica rispolverata qualche stagione fa da Miu Miu.
Eppure lo stile Moschino convince per la sua leggerezza e l'umorismo anche quando tratta pezzi classici e tradizionali. Il cappotto, per esempio, che si riduce nelle dimensioni ma si arricchisce di maxi bottoni dorati a forma di borchia tonda. O il tailleur, completo in grande ritorno sulle passerelle milanesi, che qui trova la sua versione più divertente e disincantata, con le giacche geometriche perfettamente disegnate e i pantaloni biker ridotti a leggings a completarle.

La palette dei colori, poi, concisa e limitata a nero, rosso, bianco e viola, mette i confini a questa quadratura del cerchio nel guardaroba di una donna. Un'altra volta ancora, con un pizzico di spericolatezza e la voglia di uscire un po' dalle regole, Moschino manda in passerella una collezione furba, accattivante, senza troppa ambizione e sempre focalizzata a rispondere in modo leggero a domande pesanti (come quella che tutte le donne fanno: cosa posso indossare senza sembrare mia nonna e senza diventare troppo fashionista?). La sua risposta è comunque perfetta, non si perde in fronzoli e risulta quindi propositiva.

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