Ieri Lady D, oggi Kate Middleton. Le creazioni di Jimmy Choo hanno conquistato due generazioni di donne reali. Oltre alle teste coronate, però, nella lista ci sono anche attrici, modelle e rock star. Oggi, un libro le celebra tutte: "Jimmy Choo XV", pubblicazione che ricorda i primi 15 anni della maison.

"Diamo un nome a tutte le nostre scarpe: Veronica, Shirley, Raquel, Marlene, Brigitte. Perché non sono solo oggetti e hanno una personalità unica, una storia che spesso combacia con quella della donna che le sceglierà". A parlare è Tamara Mellon, co-fondatrice e responsabile creativo di Jimmy Choo, marchio fondato nel 1996, mito che da 15 anni "fa le scarpe", è il caso di dirlo, alle celebrities di mezzo mondo.
Un nuovo volume ne celebra la storia: s'intitola "Jimmy Choo XV" (ed. Rizzoli) e ripercorre l'epopea della griffe attraverso le immagini delle sfilate e dei tappeti rossi, mostrando anche i bellissimi scatti di fotografi famosi come Mario Testino e Terry Richardson.
Quella di Jimmy Choo, però, è un'avventura che parla di incontri e separazioni: si parte nel 1986, quando la Principessa Diana riconosce il talento di un designer malesiano e lo sceglie, a sopresa, determinando la sua fortuna. Ricorda Choo: "Nonostante fosse una principessa le piacevano le cose semplici. Preferiva le ballerine, anche se io cercavo di convincerla a portare i sandali. Aveva piedi magnifici".
Due anni dopo, arriva un incredibile redazionale nell'edizione inglese di Vogue: 8 pagine di creazioni sublimi che consacrano il creativo. Di lì a breve, avviene l'incontro con Tamara Mellon, redattrice di moda che convince il designer a lanciare una linea di calzature a suo nome. È il 1996 e nasce Jimmy Choo Ltd, marchio a tutto tondo che conquista in breve tempo top models, it-girls e celebrities in tutto il mondo. Tappeti rossi, party esclusivi: non c'è occasione mondana in cui una delle ospiti non indossi "la sua Choo", come puntualizza persino Sarah Jessica Parker in un episodio di "Sex and The City".
Dopo 5 anni di collaborazione, però, nel 2001 il designer cede il 50% delle sue quote (per un totale di 10 milioni di dollari) a Mellon e decide di tornare alle origini: una piccola boutique che fornisce solo creazioni esclusive e personalizzate. E qui la storia ricomincia da capo: una principessa, Kate Middleton, gli commissiona le scarpe per il suo matrimonio. Che sia un nuovo inizio?